Il presente sito utilizza i "cookie" per facilitare la navigazione

Vinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo SliderVinaora Nivo Slider

La legge di stabilità colpisce le auto storiche

Giovedì, 13 Novembre 2014

 

La legge di stabilità, con il nuovo disegno di legge voluto dal governo di Matteo Renzi, si appresta a penalizzare anche le auto storiche  abrogando i commi 2 e 3 della legge 342 del 2000 che agevolava fiscalmente i mezzi immatricolati da almeno 20 anni e considerati di particolare interesse storico.

Così i mezzi  prodotti tra il 1984 e il 1994 sono costrette a ricominciare a pagare il bollo. L’obbiettivo dovrebbe essere quello di togliere dalla strada quei mezzi oramai da rottamare, vecchi e inquinanti.

L’ASI attraverso alcuni numeri vuole dimostrare che la manovra in oggetto è inutile e che i veicoli che usufruiscono delle agevolazioni sul bollo perché ultraventennali sono esattamente 501.000, e non 4 milioni come diffuso su altri mezzi di comunicazione.

L’ASI inoltre precisa che il 15% di questi veicoli  è stato demolito, e che il 10% ha compiuto 30 anni abbattendo a 375.000 unità il numero delle auto che saranno colpite dalla monovra del governo, stimando in 56 milioni di euro le entrate per lo stato a seguito del pagamento di questi “bolli”.

Inoltre la federazione pensa che saranno pochi i proprietari disposti nuovamente a pagare la tassa per questi veicoli e stima in 7,5 milioni di euro l’effettivo introito dello Stato.

Senza considerare la perdita per l’indotto delle auto d’epoca, a danno di carrozzieri e ricambisti del settore, già tartassati dalla notevole diminuzione del lavoro. Per non parlare delle persone impegnate nei vari Club, turismo, per la conseguente  mancanza dei raduni.

Sarà malcontento e a partire dal 23 ottobre, quando dai padiglioni della fiera di Padova, Salone Auto e moto d’epoca 2014 tutte le realtà dell’automobilismo storico faranno resistenza, e si faranno sentire fino a Roma.

Google+